8 novembre 2010

Corso

"Can we climb this mountain?
I don't know
Higher now than ever before
I know we can make it if we take it slow
Let's take it easy!"
The Killers, "When You Were Young"

Ieri s'è concluso il quarto corso "Milo Navasa", corso di arrampicata della sezione di San Pietro Incariano (Valpolicella) del CAI. Dopo tutti i mercoledì passati nella sala bulder di Valeggio sul Mincio ed alcune uscite a Marciaga, Stallavena ed alla Cà Verde, lo scorso weekend siamo andatiad Arco, mecca per i climbers.
Dopo un sabato soleggiato dedicato alle vie a più tiri, causa pioggia, siamo capitati nella struttura dove si svolge il Rock Master... "capitati" è proprio un'esagerazione, come sottolineava Fabio "Ligaor", su quelle prese si son aggrappati i migliori arrampicatori al mondo. Insomma, anche qui bisogna ringraziare i fantastici istruttori.

Oltre ad arrampicare, ovviamente mi sono dilettato a fare un paio di foto:

Laura
(con mia sorella che fa sicura)

Riccardo
(sullo sfondo Liliana Elisa e nuovamente mia sorella)

Mirko
(e Davide che lo assicura)

La parte più divertente è stata fotografare gli istruttori mentre facevano il percorso per la gara in Speed, dalla mia postazione soprelevata, assicurato ai pali della tettoia:

"Pubblico"
dalla mia visuale

Mirko
(Cire e Giorgio)

Luca

Giorgio

Federico "Big"

Infine c'ho provato pure io...
Provato, appunto

29 settembre 2010

Tocatì

Dopo una conclusione d'estate passata ad ultimare la tesi e a lavorare all'ufficio studenti stranieri per le 150 ore, mi sono laureato. Nell'immenso quantitativo di vacanze concessemi dal Politecnico (ben quattro giorni) mi sono divertito ad aiutare la premiata B&T Foto [iniziali dei cognomi di Alberto ed Annamaria, rispettivamente] ad immortalare alcuni momenti del Tocatì, l'evento sui giuochi antichi e di strada che invade Verona nel primo finesettimana autunnale. I risultati ufficiali di tutto il tempo speso li vedete a questo indirizzo, sotto, invece, troverete la mia personale selezione.

Si parte dai giuochi antichi,
usati per i ritratti dei personaggi
che sono intervenuti alle conferenze


Suonatori di campane,
la Svizzera era il paese ospite


Esibizione dei famosissimi corni


Yo-Yo,
nella loro declinazione più moderna...


...e in quella tradizionale


Scacchi


ancora scacchi


Bici a scatto fisso +
mazza +
pallina =
_____________

Bike Polo


Un giorno di questi devo provare anch'io...


...o forse è meglio che preservi la mia bici?


Poi c'è il parkur, sembra facile...


...ma non lo è,
neppure da fotografare.

13 agosto 2010

Foto del giorno

Giallo e viola,
nuovamente

8 agosto 2010

Foto del giorno

La mia Ténéré
poco sotto malga Lessinia,
immortalata dopo i primi chilometri di sterrato

4 agosto 2010

Cheap

Ultimo giorno: Berna...
Il primo impatto è quello dell'ostello (OSTELLO, preciso) dove una stanza con due letti ed un bagno costa 140CHF, poco più di cento euro! Poi era bellissimo e la camera aveva questa visuale, dalla finestra, ma...


Si prosegue con i magici consigli della Lonely Planet, supportati dai consigli dell'ostello: locale underground che, con i suoi graffiti ovunque, è un pezzo di storia della capitale svizzera, cibo svizzero economicissimo. Incuriosito decido d'andare... Morale: due "piade" con felafel e due birre 25€...
Il locale era davvero interessante.
Un po' meno le persone fuori che mi squadravano
parecchio male mentre studiavo questa foto,
"disturbando" i loro loschi traffici...

Rimanendo nell'elenco delle economicità svizzere c'è il paragone, la classica teoria del Big Mac: utilizzare il più famoso panino della grande emme gialla come metro per paragonare il costo della vita in diverse nazioni. Orbene, io non mangio il Big Mac perché costa troppo, quindi ho la mia personale teoria del Cheeseburger che in Italia si può acquistare con un uomo vitruviano... In Svizzera viene venduto a 2,5CHF ovvero 1,8€... [giusto per dovere di cronaca, dato che esattamente un anno fa lasciavo Shanghai, in Cina lo si mangia spendendo 6元, attualmente 66centesimi!]

Costo a parte, Berna è bellissima, se dovessi andare a viverci con uno stipendio commisurato, lo farei, anche se con lo scoglio del tedesco. Le vie del centro, caratterizzate dai portici e dalle cantine con accesso esterno, per mezzo di porte lignee, invitano a vagare anzhe senza meta, lasciandosi ispirare dagli scorci.

Il centro storico è su una collina
in un'ansa del fiume Aare,
si collega armoniosamente al resto della città
per mezzo di alti e lunghi ponti.

Poco lontano dalla città il grande
Paul Klee Zentrum...
[14€!]

...ospitato in una spettacolare struttura
di uno dei nostri maggiori architetti,
Renzo Piano

3 agosto 2010

Lac Léman

Ginevra ed in generale tutta la zona super esclusiva attorno al lago ha altre due peculiarità che non ho evidenziato nei post precedenti: la prima, che salta all'occhio pure all'osservatore poco attento, è la massiccia presenza di turisti dagli emirati arabi. Si riconoscono subito lungo la strada, hanno le automobili più tamarre (vince il premio una Lamborghini Murciélago LP670-4 SV colore rosa shocking con scritte in arabo ed il nome completo dell'auto in nero), si riconoscono subito nel centro storico, sono veri e propri "harem", anche solo di amici ed in un attimo si riconosce la persona più illustre. La seconda è la presenza dei culti più disparati, ai "banali" cattolici, battisti, calvinisti ecc si affiancano chiese della salvezza di questo e quello, di Gesù che ha fatto questo e quello, insomma manca solo la confessione Jedi per rendere tutti felici e contenti.

Il titolo del post si riferisce al "vero" nome
del lago noto principalmente per la città
dove ha sede la Croce Rossa

Il giro è proseguito tutt'attorno al lago,
diretti in un castello che presidiava il passaggio sulla strada
tra (quella che parecchi secoli dopo sarebbe diventata) l'Italia
ed il cantone del Vaud.

Lungo la statale numerosi vigneti,
tenuti bassi, come tradizione francese,
tutti abbarbicati sulle colline fortemente terrazzate

Foto del giorno

Tandem per tutta la famiglia
(coi carrettini i posti
aumentano vertiginosamente)