25 gennaio 2010

Quote

"Finché ho un desiderio,
ho una ragione per vivere"

G.B. Shaw

Il post di oggi, non nasce da questa frase trovata nel Bacio Perugina, ultimo rimasuglio dell'opulento piatto di Santa Lucia, bensì da una conversazione via Skype con mio papà conclusasi con "Ciao e non sognare". Non è brutto da dirsi? Mi ha messo una profonda tristezza: senza sogni, desideri, scopi, come diceva con altre parole il signor sega-con-una-acca-in-più, è alquanto palloso vivere. Tanto vale vegetare e siam tutti contenti. Però son due cose, a mio parere differenti, forse per questo son a favore dell'eutanasia.
In realtà, tornando al discorso, mio papà ha un po' di ragione dalla sua perché gli ho segnalato una Hasselblad rivestita di pelle e placcata d'oro, in vendita su eBay... Però, è bella! Mi piacerebbe una (macchina fotografica a) medio formato... In realtà son tornato oggi a Verona e ho spacchettato il nuovo obiettivo arrivato la settimana scorsa... Sono incontentabile, lo so.
Sempre a sua discolpa c'è da dire che non è l'unica cosa in cantiere: la bici a scatto fisso, la tesi sul programmino per iPhone che si interfacci col sistema di domotica, la moto, le 150 ore nell'ufficio progetti internazionali, un viaggio in Marocco, la doppia laurea a Montreal...
Eppoi ci son le cose di ordinaria amministrazione... Tipo gli esami...
Torno a dire che, secondo me, il tipo che ha scritto "Cesare e Cleopatra" [così segnala Wikipedia... che poi, è la visione complementare a quella di Shakespeare dei menage coi "nostri" avi della libertina faraona?] ci ha preso in pieno, dopotutto, come diceva qualcuno, le citazioni servon proprio per esprimere un concetto che abbiamo solo pensato ma qualcuno molto più figo di noi ha espresso sapientemente. Ecco, questa è una citazione distrutta, ma vabbé.

"All the things you said to me today
Changed my perspective in every way
These things count to mean so much to me."
The Cranberries, "Dreaming My Dreams"

17 gennaio 2010

Quando?

"Look at us through the lens of a camera,
does it remove all of our pain?"
Editors, "Camera"


Uno dei problemi più seri sta nelle persone che abbiamo accanto... O meglio, nei parametri cui diamo maggiormente valore nella scelta di coloro cui dare valore. C'è chi, come veniva detto al Fede, cerca quelle inconcludenti... Io credo d'essere uno dei più grandi fan delle persone sfuggevoli.


Nel senso, coloro che reputo le più grandi amiche, le vedo di rado... Eppure propongo numerose occasioni d'incontro... Sì, mi rispondo da solo dicendo che, probabilmente, la mia compagnia non è di gran valore, se si comportano in questo modo. Eppure quando c'è un problema ci sono... (Eccezionale la dualità della frase precedente, permette di condensare due concetti che si muovono in direzioni opposte, in una sola proposizione!)


Probabilmente la sfuggevolezza è una conseguenza del famoso "duc in altum". Il puntare verso l'alto, una sorta di tensione verso il massimo, che miseramente cozza con ciò che c'è a disposizione, tempo soldi o altro... Un po' come i mille progetti di un altro grande amico, ma anche il titanismo proprio dello Sturm und Drang.
Allora, poco prima d'addormentarmi, un po' come i bambini timorosi del mostro nell'armadio o sotto il letto, mi chiedo:
"Quando mi stuferò?"