27 dicembre 2009

In memoria del paraluce

Sveglia ore 5.45: si va sul Baldo a fotografare l'alba e poi ci si incontra con gli altri per andar su al Fiori del Baldo, giusto per far due passi coi "matti" amici del Beppe, quelli della spedizione sul Mera Peak. Immagino dal versante orientale... e invece no, da Prada... Risultato: abbiam vagato per due ore per trovare un posto decente e siam arrivati alle 8 dietro il ristorante Casa degli Spiriti, un paio di tornanti sotto San Zeno, quando ormai era tardi... Dovevo aspettarmi che sarebbe successo, da questa prima disfatta...


E pure la prima scivolata sulla neve ghiacciata poco sotto il rifugio doveva ricordarmi di mettere via la macchina fotografica e tirarla fuori solo quando necessario! ...ma ci stavo prendendo terribilmente gusto...



Allora, a pochi passi dall'auto, in piano, camminavo allegramente senza badare al suolo quand'ecco che il mio piede sinistro ha perso completamente tutta l'aderenza fornita dal Vibram sull'erbetta di fine anno impreziosita dal ghiaccio notturno. Istintivamente ho provato ad alzare il braccio destro per proteggere la macchina ma neppure il gonfiore che mi ritrovo sul gomito è servito a salvare il paraluce dallo spezzarsi rovinosamente... e pure il corpo della fida 450D s'è graffiato... Fortunatamente l'obiettivo, il mio bellissimo 24-105 f/4L è rimasto illeso grazie al generoso sacrificio della coroncina di plastica foderata di velluto che serviva a proteggerlo dai raggi laterali!

Foto di gruppo, e non di tutto

Epitaffi a parte, è stata una bellissima giornata, dal punto di vista meteorologico ma, soprattutto, per la compagnia!

14 dicembre 2009

Valzer

M’ha sempre fatto schifo dover impugnare il palo in autobus. Lo stesso palo cui si aggrappano tutti. Proprio tutti. Compresi quelli che si son appena grattati la pancia sbagliando di poco la mira. Compresi quelli che han appena sistemato il vaso dei fiori, senza guanti, e poi son usciti di corsa per andare ad acquistare altro concime. Compresi quelli che han appena mangiato uno di quei panini che ti chiedi se l’ingrediente principale sia l’unto in genere, ovviamente di dubbia provenienza. Da piccolo, allora, mi divertivo a surfare l’autobus. Per prima cosa bisogna piazzare le gambe il più largo possibile, in maniera tale da abbassare maggiormente il baricentro, direi ora. Ma anche per contrastare, spostando il peso, ogni movimento. E ogni dosso, ogni buca, ogni curva erano le mie onde. Purtroppo crescendo ho sviluppato eccessivamente un senso accessorio, quello del pudore. Mi sembra sconveniente. Allora cerco sempre il modo di rimanere appoggiato con la schiena, su un lato o in fondo. E se va male appoggio una spalla su un palo. Si sporca appena appena la giacca. Non io… Idiota, profondamente idiota, questo ragionamento. Le mani le lavo almeno due pasti più una due volte al cesso fa quattro, nel nostro sistema matematico. La giacca la lavo ogni… tanto… ma la metto tutti i giorni… Però la giacca rimane esterna… Non me la mangio per una qualche nevrosi mal affrontata. Ecco, ha pure senso la cosa.
Dicevo, appoggiato al palo, devo comunque continuare ad assecondare le tempestose onde del bus. Allora sposto un passo avanti quando frena. Uno indietro nelle accelerate un filo troppo brusche. Leggermente a sinistra quando la svolta è da tutt’altra parte e viceversa. Andare in università, quando non posso farlo in bici, mi costringe a ballare questa danza tutta mia.

30 novembre 2009

Le dimensioni contano (non in questo caso)

Oggi grande spesa in quel di via Beroldo 2. Era finito tutto: dall'olio ai detersivi, passando per cose basilari come la carta igenica, lo zucchero e l'acqua... Rimanevano solo i tortellini e il superlativo ragù della nonna Anna. Tornando placidamente a casa con l'eterno ma con-la-fermata-più-vicina-a-casa-nostra-di-quanto-non-sia-quella-della-verde 55 non so per quale motivo l'affamato Berga ha iniziato ad immaginarsi una braciola di balena. Quella di brontosauro non è più disponibile, le ha finite tutte Fred.
Orbene, si pensava: cavolo, gli eschimesi fan tutto con la balena. La mangiano, fan armi con le ossa e grasso come combustibile bruciano. Gli indiani (quelli con le penne, non col pallino in fronte) facevano lo stesso utilizzando i bisonti. Da noi invece, "del maiale non si butta via nulla". Cavolo, il più piccolo... Che sfigati!
Gli indiani "han subito l'immigrazione, ora vivono nelle riserve" urlava un ridicolo manifesto della Lega Nord. Gli eschimesi son talmente messi male che persino Green Peace permette loro di cacciare le balene. Io ho appena mangiato due uova con lo speck.

20 novembre 2009

Sud-Est

Quasi dieci giorni fa ha aperto i battenti la mostra di uno dei fotogiornalisti più importanti ed apprezzati al mondo. Voglia di viaggiare, predisposizione al contatto con le popolazioni locali (ovviamente con il traduttore fornito da National Geographic) e, soprattutto, un grande culo. Come scriveva qualcuno di cui non ricordo il nome su la Repubblica la scorsa domenica: mentre se ne stava nel suo ufficio newyorkese e non in giro per il mondo come di sua abitudine, s'è affacciato alla finestra e, molto casualmente, ha fotografato la caduta delle Twin Towers... Aneddoto che di per sé non dice molto ma, a mio parere delinea alla perfezione la fortuna che ha avuto Steve Mc Curry, di cui sicuramente è nota questa foto:


Dicevo, mostra. è a Milano, al Palazzo della Ragione, a due passi dalla madunina. Interessante location, ma... Mostra curata coi piedi.
Scelta ragionata, probabilmente con un senso artistico che non riesco a percepire, di posizionare tutte le foto su pannelli disposti più o meno alla cavolo in una singola buia sala. Il colpo d'occhio iniziale è affascinante. Ma poi, iniziando a girare si ha la percezione di trovarsi in un incrocio tra un labirinto ed il salotto troppo affollato di opere d'arte di un signorotto sette-ottocentesco.


Questione di decisioni progettuali. Però in alcuni casi, due tre almeno, capita che i fari deposti all'illuminazione, siano puntati verso terra e la foto sia poco visibile. Infine la parte peggiore dell'intera organizzazione: la stampa delle foto. Sono tutte tagliate male, ovvero presentano tutte il classico truciolato che si crea usando il taglierino. Non bastasse questo, in una foto si vedono le strisciate del toner!
Dimenticavo: le foto... alcune colpiscono direttamente nello stomaco.

Altre parlano [sì, parlano. Non è sinestesia la mia] di sogni, di luoghi quasi immaginari.

15 novembre 2009

Pensieri non miei

Sabato sera. Riaccompagno a casa o, come direbbero quelli che guidano dal lato sbagliato, "walked home" un'amica. Ritornando al motorino trovo per strada uno sgabello in legno abbandonato... Perfetto come appoggiapiedi per la poltrona in camera mia, penso... Lo prendo, grazie! Camminando contento col mio nuovo "coso-dove-Marco-può-appoggiare-un-po'-di-più-del-suo-marasma", vengo rapito da un "Non bisognerebbe fare più guerre tra gli uomini"... Barbone, seduto su un qualcosa... Io, sgabello... Son pronto per ascoltare!

L'incipit ad effetto non tradisce le aspettative... "L'uomo è un'animale e per questo, come ogni animale, cerca di vivere al massimo delle sue possibilità. Solo che ormai noi, al contrario di quelle che chiamiamo bestie, non ci accontentiamo più solo di mangiare bere e poco altro. Altrimenti basterebbe prendere una mucca, imparare a mungerla e a fare il formaggio per vivere benissimo!" Provate a dirlo a mio papà che è intollerante al formaggio. "Ma oggigiorno ognuno va al supermercato e si prende il suo bel latte già inscatolato, senza il problema dell'enorme quantitativo di letame prodotto dall'animale. Tanto c'è il contadino chissadove che fa la fatica per noi! E proprio per non fare alcuna fatica tutti vogliono il diploma." Anche qui, ho da ridire anzi, da precisare: tutti vogliono la laurea, tipo quei lesi che ci sono nel corso di probabilità per irriducibili ripetenti che m'è stato assegnato in seguito alla mia disavventura cinese, convinti che il 5% di 100 sia uguale a 20 (venti)!! "Solo che per dare a tutti tutto, che sia il diploma o che, c'è bisogno di uno sproposito di "tutto"... Dopo un po' però finisce. Non serve avere delle risorse infinite. Basta sempre che ce ne siano ancora un po'." A questa affermazione un solo nome nella testa: Turing... ora è un concetto superato... però nel 1936 un ragionamento come questo era alla base dell'unica possibile realizzazione della macchina di Turing (appunto), passaggio fondamentale per lo sviluppo dell'informatica così come della matematica moderna. "Nulla di meglio, dunque, delle guerre, di distruggere tutto quello che già abbiamo. E nel fare ciò permettere di lavorare agli altri uomini... E poi costruire di nuovo tutto... E nuovamente dare lavoro agli uomini.
Nella Bibbia si parla dei farisei. I farisei ci sono ancora. Sono quelli che durante la guerra o, in genere, quando ci son problemi, arrivano solo quando c'è da dire che tutto è sbagliato. E anche io che sono qui che critico sono un fariseo. Ma non posso più fare nulla. La mia ruota ha girato. Sto solo attendendo l'ultima primavera.
Io sono andato a puttane. Lo dico. Lo dichiaro. Molti altri vanno a puttane. Sì, le chiamo puttane perché non pagano le tasse. Non fanno la cosa giusta. Le chiamerei prostitute se lo facessero permettendo agli altri di pagare un po' meno e beneficiare comunque di tutti quei privilegi che abbiamo ottenuto in anni e anni di guerre. Molti vanno a puttane eppure di giorno dicono che è sbagliato. Io penso che questo sia deplorevole. Non so bene cosa significhi deplorevole. Sai che significa deplorare?" Disapprovare, un po' disprezzare, direi... "Ecco, sai, io non ho mai letto molto. Han sempre detto che facevo fatica perché sono più stupido. Allora tutto quello che so l'ho imparato dalla televisione. E me ne vergogno. Perché conosco le parole ma non so quale sia realmente il loro significato. So quando siano da usare.
Una volta conoscevo un ragazzo. E pensavo fosse un bravo ragazzo. Anzi, lo era. Poi ha iniziato a farsi le canne. E sai a cosa servono le droghe. Servono a farti andare di più. Perché devi sempre dare di più. Ma è come col motorino, quando lo trucchi. Quando ero un ragazzo mi han spiegato come si fa. Limi la testa del cilindro perché vada di più. Ma, a volte lo appiattisci troppo e sbattendo sbattendo sbattendo il cilindro rovina la testata. E devi buttare via tutto. Allo stesso modo le droghe. Tu rendi di più come i cilindri dei motorini truccati ma il tuo cervello si assottiglia come la testata. Non bisogna sempre ascoltare quando ti si chiede di più. Bisogna ignorare i farisei che non pagano le tasse e son sempre più ricchi. Ma non sono veri ricchi. Non come i russi, i giapponesi... Non bisogna avercela coi ricchi. Sono quelli che non pagano le tasse come le puttane che sono deplorevoli. Ti fan continuare a lavorare per cosa? Ti raccontano chissà quale storia per farti credere che lavorare serva a qualcosa.
Questa è la verità, o forse no."
Grazie, è stato un piacere. Guarda ho solo un €uro e mezzo... [era realmente così] Ma bastano almeno per due litri di latte in scatola. Ridiamo entrambi. Se ti possono essere utili, te li lascio volentieri... "No, grazie, ci sono i ricchi che mi lasciano qualcosa. Eppoi ho mangiato poco fa, quindi fino a domani sono a posto." Ma dopodomani? "Eh, dopodomani magari viene primavera." Io li lascio qui comunque, in questa borsa. "Fai come vuoi." Beh, ancora grazie mille della chiaccherata... Buonanotte! "Anche a te."

4 novembre 2009

Recensione


Il sito che sforna questo british humor è ADSFland.com, una branca del complesso CakeBomb.co.uk.
Dicevo, recensione: ben fatto! Non si può dire altro di un sito nato proabilmente per pubblicare giochi tra amici, scarabocchi, idee nate dai bordi degli appunti durante le più noiose lezioni, di solito quelle col prof dalla voce atonale, la canottiera di lana sotto la camicia trasparente e il visto perennemente sporco di gesso. Riduttivo, in realtà: è curato maniacalmente. La grafica come si nota subito ovviamente i contenuti ma anche il codice...


Geniale... Ma ci ho messo tipo ere a capire che la risposta "Maybe it's violence."

Infine, han una serie di link a negozi online... Vendono magliette ed adesivi con la loro arte... Una proposta di business serio, non come quelle (quasi) giornaliere di Arca... Che poi, a dirla tutta (se ci guadagnano) han dovuto fare una grande fatica, invece quelli di GrazieArCazzo.com han preso Wordpress [piattaforma simile a questa qui di blogspot] cui hanno aggiunto o sistemato un paio di applet vari ed eventuali e si son creati il loro personale store di magliette con frasi non sense!

26 ottobre 2009

Meaningless

"Who am I? Why am I here?
Forget the questions, someone get me another beer!"
Meat Loaf, "Everything Louder Than Everything Else"


È da parecchio che se ne sono andati... eppure mi son sempre dimenticato di parlarne.
La passione di mio nonno, il campo che tutti i giorni andava a coltivare o, meglio, a coccolare, è da alcuni anni sempre più abbandonato. Questo ha fatto sì che uno dei casotti [con mio grande stupore termine non dialettale bensì annoverato nel Devoto-Oli] divenisse casa per due ragazzi rumeni che nulla di meglio avevano ove dormire. Improvvisamente, nella prima metà dello scorso mese, dal tramonto all'alba, sono scomparsi. Svaniti. Evaporati.

Han persino lasciato il cucchiaio nella zuppa...

...e la bibbia aperta

Sicuramente non è facile dormire in una baracca di lamiera, in estate. Ma decidere di viverci in inverno?! L'alternativa deve essere alquanto brutta. O la risposta è la stessa che si da Meat Loaf.


La stessa domanda, con toni ben più drammatici, se la poneva una paziente, qualche sabato fa'. Ma la risposta di cui sopra non poteva essere quella adeguata, anzi è stato automatico rispondere: "Siamo qui per ballare".

Forse è l'influenza di qualche canzone, magari dei Killers o di Ligabue, i soli che ora ricordo solleticare una simile idea, però son sconcertato dai miei stessi aforismi. Probabilmente è proprio vero. Bisognerebbe ballare di più e pensare meno... Ballare e fregarsene di quello che ti dicono, che poi ti fai problemi inutili... Ballare e lasciare bruciare le patate, tanto "basta che sian cotte"... Ballare e non fare la cosa giusta per tutta la vita per poi finire a pagare ragazze, tranvioni o pusher [qui i link non li metto, avrei dovuto tipo creare una pagina di soli link...]

Ballare e ricordarsi che l'importante è lavare i denti... Sì, anche le mani, per carità, ma Topo Gigio può pure andare a raccoglier le ghiande da usare come mangime nel bel mezzo delle Sierre che furon dei Maya...

22 settembre 2009

Si cambia

Non io, che rimango troppo simile al me stesso che vorrei migliorare... Ho cambiato il layout del blog... Solo il vestito, insomma... Spariscono i pallini, arrivano linee rette: un'apparente serietà si introduce. Ma le cazzate rimangono... Spariscono i colori, tutto si fa in bianco e nero: solo le foto rimnangono intoccate. In realtà pure la bellissima immagine di Nacho Gomez che esorta a commentare, unica linfa di un blog... In tal senso ho deciso di rendere nuovamente meno ristretti i commenti... Non bisogna più loggarsi con l'account google (ma è sempre ben gradito)...
Infine una sezione (ancora in lavorazione) dedicata alle foto...

13 settembre 2009

Prada


Il Teo organizza: nessuno sa una mazza fino alle venti e trenta. Il ritrovo era solo 90' prima.. Sette persone, due chitarre, tre tende, un numero imprecisato di birre e patatine... Bellissima serata ai piedi di un Baldo ormai freddo la sera.

Pagelle
  • Teo - 8 organizzazione impeccabile, lavora troppo. E si vede.
  • Fede - 10- vero Iron Man, supera il The Mask Time con discorsi tipici di mio nonno ("ah, i soeni..") e si sveglia alle 7 per andare "a studiare" in biblioteca.
  • Marianna - 6+ strappa la sufficienza come unica presenza femminile, sottotono, lascia la chitarra al Tommy.
  • Simon - 7 e mezzo. Porta i Castion Boys nella serata. Non c'è da aggiunere altro.
  • Tommy - 7 si lascia trascinare dai discorsi del Fede, suona dopo anni, ci prova.
  • JP - 5 prova deludente: niente scarponi né camicione di flanella, il nuovo stile tradisce le aspettative. Sente capre, cani e yeti nel bosco. Non ci siamo.

4 settembre 2009

Foto del giorno

Strasburgo (Francia)
"Luce in fondo"
Due sbandati della mia età
in giro per la bellissima
Petite France

1 settembre 2009

Foto del giorno

Strasburgo (Francia)
...coda per l'iPhone...

31 agosto 2009

Foto del giorno


Basilea (Svizzera)
Mentre da noi iniziano le multe (e le decurtazioni di punti)
per i ciclisti indisciplinati, gli svizzeri fanno scuola guida
anche ai bambini che iniziano a girare in bicicletta

26 agosto 2009

L'auto del Zanna porta alla depressione

Sabato sera, di ritorno da un Sound Park sottotono, tre persone sono in una Ignis nera, sull'orlo della depressione... Di sicuro per il pessimo gusto in fatto di musica dell'autista...

In poco tempo partono elucubrazioni sul futuro, sulla voglia di fuggire di alcuni, sulla voglia di restare di altri che da poco sono tornati... E qui le speculazioni diventano più profonde, in parte cupe ma di sicuro esistenziali...

In realtà parte tanto da una cazzata, un paragone fatto con mio papà... L'altro giorno cercava disperatamente di tenere due schede aperte sul browser per copiare un IBAN dalla mia mail al sito Unicredit... Ha fatto casino tipo seimila volte... Invece io, anche adesso, ho il mio bel Firfox con quattro schede aperte... E mentre scrivo ascolto la musica e di tanto in tanto mi sposto da una scheda all'altra... In realtà sto pure sitemando il fisso, nel frattempo... Multitasking? Forse... Abbiamo davanti calcolatori che fanno mille mila operazioni al secondo, un certo senso d'inferiorità è quasi ovvio... Tornando a sabato, la serata è stata abbastanza itinerante... Pizza, Sound Park e taverna Pighi... A questo si aggiungono discorsi non più recenti ma, forse, attuali sulla volubità... E pure i ragionamenti sul "caro" vecchio ordinamento 509, coi micro esami da 5 crediti, spesso più ostici dei mattoni da 12... Quindi la conclusione sembra essere scontanta: non riusciamo a focalizzare la nostra attenzione su una singola cosa, abbiamo bisogno di tenere occupata la mente con cose continuamente diverse... C'è chi dice che questo sia sintomo di elasticità, c'è chi parla di volubità... L'unica verità è che bisogno di cambiare spesso, anche solo in una serata, diviene quasi d'obbligo, l'immobilità sembra esserci letale quanto per gli squali.

19 agosto 2009

Anatomia

Cercando di capire dove s'è fatto male mio zio, il quale, essendo stato investito, ha riportato anche la frattura dell'alluce, mia sorella ha recitato:
Pollice,
Indice,
Medio,
ALLUCE,
Mignolo...

6 agosto 2009

Post in ritardo....

Il mio soggiorno in Cina s'è concluso con la capitale... Accompagnato dalla sorellina ho visitato Pechino (che ovviamente è lo stesso Beijing delle ultime olimpiadi!)

La città proibita
(praticamente deserta)

Vista posteriore

Il Tempio del Cielo
(in una bellissima giornata!)

Il palazzo d'estate

La muraglia!

Tian'an Men
Ovviamente strapiena di soldati
sia in uniforme che in incognito
tutti, altrettanto ovviamente,
che marciano assieme!

798
(QiJioBa)
Il quartiere artistico di Pechino,
precedentemente sito di una fabbrica
tedesca di elettrodomestici

Ghost Street
Via piena di ristranti e lanterne rosse!

Ci siamo, inoltre, imbattuti in numerosi passatempi Cinesi:

I balletti - esercizi ginnici di gruppo,
nei parchi, spesso usando i più disparati attrezzi.
Nella fattispecie una racchetta ed una pallina,
utilizzate per una sorta di danza.

Dama cinese

Calligrafia
(questi son pennelli per la scrittura)

L'ascolto dei grilli
che, dicono, porti fortuna

Lo sport nazionale!!
Il senza tempo "Rompere i coglioni al LaoWai"!!!
(LaoWai = straniero, con una certa nota dispregiativa)
Ebbene... Questo sport può essere praticato in svariate modalità
Si differenziano a seconda delle proprie capacità / disponibilità:
se conoscete un po' d'inglese potete sperimentare la prima di queste
che consta nel conversare con un qualsiasi LaoWai raccontandogli
la storia della vostra vita dato che, essendo LaoWai,
non vede l'ora di essere sfruttato per la sua conoscenza dell'inglese!!
La seconda è sicuramente più attuabile in larghissima scala.
Basta solo una macchina fotografica ed impararsi a memoria
la frase "Could you take a photo with me, please?".
Così facendo le vostre possibilità di rompere le palle ai Lao Wai
saranno immense e, soprattutto, potrete dare sfoggio
con gli amici della vostra bravura in questo giuoco!

Poi il lato B della metropoli:
Gli Hutong,
vicoli ove si vedono le case di corte...

...e pure alcune discariche in pieno centro....

23 luglio 2009

YinqQiXing

Lo stesso clima che ieri mi ha permesso di fare solo le seguenti foto, oggi ci ha costretti ad una fuga da un luogo chiuso all'altro...

Che bello era questo cinese
intento a guardare l'inizio dell'eclissi?

Pure questo non era male!

Questa è l'unica foto dell'eclissi...
Poi i nuvoloni han coperto tutto
e han bagnato la nutrita delegazione
della Tongji al Century Park
fornita di un solo ombrellino
ogni quattro persone

Maledetta mania di fare digressioni... Dicevo... Oggi... Dopo il museo di Shanghai, abbiam cercato un po' di fresco allo Ski Park di Shanghai (YinqQiXing)! Bellissimo!!! ...e invece no... La struttura dei primi anni novanta ospita una micro discesina di 100m di difficoltà blu sbiadito circondata da skilift a catena (cosa mai vista neppure negli impianti abbandonati che si trovano in Lessinia!!) talmente lenti che ci mettevo meno tempo a far la salita con gli sci ai piedi (lo spirito del vero fondista salta sempre fuori!)... Gli sci ultimo modello a Calgary vengono dati spaiati, senza lamine e gli attacchi senza taratura!! Almeno due note positive: c'era un freddo cane (e non i 32° esterni) ed un bel salto che non son mai riuscito a concludere se non col fondischiena... Divertentissimo, poi, vedere i cinesi alle prese con skilift e pendenza: cadute fenomenali... Si capisce perché la Cina a Torino ha vinto "solo" due medaglie d'oro ed una manciata delle altre!

L'impianto
(foto by GeNiO)
Notare la prima porzione della pista
inclinata di massimo 5° con tapis roulant

Lo sfondo è lo stesso
cui siete abituati in cima
alle seggiovie!!

21 luglio 2009

Reverse Vending Machine

Finalmente (!?!) è arrivato il GeNiO... Con lei, quindi, si gira nuovamente Shanghai... Nell'affollata Nanjing Dong Lu ci siamo imbattuti in questa lattina gigante:


Ovviamente ho deciso di provare l'ennesima inutilità cinese (anche se, stranamente, con un filo di senso ecologico)...

Ho letto tipo tre volte le "INSTRUC"...
Non ho capito un ciuffolo
e non ho trovato alcuna linea gialla!

Allora ho piazzato più o meno a caso la bottiglia...

...questa, dopo aver roteato due tre volte,
è stata ingurgitata dalla mega lattina!

Io, in compenso, ho ricevuto una monetina sfigata
col simbolo del riciclo e una scritta in cinese
che diceva "Bravo, hai fatto quello che le persone
fanno normalmente nella parte civilizzata del mondo.
Ora se la smetti pure di buttare le tue immondizie
a casaccio per terra, nei parchi e nel fiume
magari non facciamo la fine della terra nel film Wall-E.
Già che ci siamo se ti trattieni dallo sputare in giro
e capisci come diamine si guida un autoveicolo,
magari oltre che nelle olimpiadi e nell'economia
facciamo qualche altra bella figura"
(traduzione letterale)

Essendo di fabbricazione cinese, ovviamente, al primo tentativo la macchina è funzionata correttamente. Con la bottiglia pressoché identica di mia sorella non c'è stato il magico rotolio seguito dall'ingurgitamento... Allora ho dato la bottiglia ad uno dei poveretti che le raccattano dai cestini per poi venderle... E c'è pure arrivata un'altra monetina pacchiana grazie ad un sapiente pugno di uno spazzino che passava di lì.

17 luglio 2009

Tibet

Purtroppo l'unico modo per accedere al tetto del mondo è tramite un'agenzia... I cinesi non si fidano troppo di cosa potrebbero fare gli occidentali liberi di scorazzare in una zona così calda, soprattutto dopo i disordini avvenuti i giorni prima delle olimpiadi ed ancor più alla luce delle rivolte nello Xinjiang. A tale proposito una piccola digressione è d’obbligo. Ieri, leggendo il China Daily, sono rimasto sorpreso sia che si parli del problema sia dalla giustificazione del blocco di internet addotta da uno studente (fonte di grande attendibilità!?!). Quest’ultimo è certo che il word wide web con le sue varie declinazioni abbia permesso ai rivoltosi di scambiarsi messaggi ed organizzarsi e quindi, giustamente e come avrebbe fatto qualsiasi altro governo (!), il Ministero della Verità abbia deciso di chiudere la connessione. Un’ultima cosa, poi prometto che parlo del mio viaggio: sempre legato al web, nella pagina accanto, una “bella” foto a colori raffigurante dei ragazzi che giocano a guerra simulata introduce un articolo in cui si parla della decisone del Ministero della Salute (dicastero reale, questo) di abolire l’uso dell’elettroshock per curare gli web addicts. L’articolo continua con le opinioni di medici appartenenti alle più note cliniche per curare questo problema. Uno arriva a definire la dipendenza da internet una malattia mentale…

La Friendship Highway collega Shanghai al confine nepalese. Al chilometro 4646 si incrocia una piccola cittadina di “soli” 400.000 abitanti. Non ho ancora capito come si scriva dato che sui cartelli stradali apparivano diciture di tutti i tipi. Mi atterrò alla Lonely Planet, stranamente completa nella sua guida dedicata al Tibet. Lhasa è una città cruciale per il buddismo tibetano, infatti vi si trova il luogo di culto di maggiore importanza: il Jokhang. E non è il nome in tibetano del Potala. È un monastero completamente diverso. Costruito nel settimo secolo dopo Cristo come primo segno di buddismo in Tibet, rimaneggiato in epoche successive, si narra che fu utilizzato dalle guardie rosse come porcile!








Ovviamente c'è pure il Potala, residenza dei Dalai Lama. Purtroppo, come in molti monasteri, non è possibile fare le foto degli interni per cui sarà possibile solo immaginare la bellezza degli appartamenti e delle tombe di coloro che furono guide spirituali dei tibetani, in quanto reincarnazioni della divinità della pietà.






Oltre ai turisti si incontrano numerosissimi pellegrini, spesso in abbigliamento tipico tibetano e dotati di ruota con le preghiere: essa, girando in senso orario, accompagna le rotazioni (anch'esse in senso orario) attorno ai luoghi di culto. Tale pratica serve per migliorare il karma del pellegrino.



Poco lontano dal centro città, c'è uno dei più grandi monasteri, il Sera. Durante il pomeriggio i monaci si trovano a discutere. Il dibattito segue un rituale preciso: un monaco in piedi pone un questito e poi con un gesto simile a quello dell'ombrello ne interpella altri che, da seduti, cercano di dare risposta. Infine se soddisfatto dal responso il primo monaco tiene arrotolata il "rosario" che sgranano durante le preghiere.





Le distanze in Tibet sono abbastanza grandi ma ciò che rende ancor più difficoltoso il vaggiare sono le condizioni delle strase. Allora ogni ora e mezza una sosta è d'obbligo per impedire al cervello di shakerarsi completamente.

Bambina incontrata in una delle fermate,
giocava con la radio appesa al collo


Una scuola tibetana.
Durante una fermata non programmata causa "disguidi dell'agenzia"
ci siamo avvicinati a questa scuola. La gentilissima maestra
ha presentato gli alunni e ha fatto cantare loro una
canzone in inglese


Fiume Brahmaputra


"Insegna" del dentista


Solo l'uomo può rendere verdeggiante la terra tibetana


Ad ogni passo, su moltissime cime
vi sono ragnatele di preghiere.
Più in alto sono e più è probabile che vengano udite dalle divinità


Sulla strada per l'Everest
c'è il monastero di Rongphu,
il più alto al mondo


Camminando in direzione del campo base dell'Everest
si possono avere dei piacevoli incontri ravvicinati


IL CAMPO BASE!!
Una targa, una tendona ed una squallida base militare (in lamiera) cinese
Null'altro a rappresentare il punto di partenza per la salita
alla vetta più alta al mondo


... in realtà c'è pure questa collinettacon le solite preghiere
Il monte Quomolangma (Everest), infatti è adorato come una divinità.


Poi c'è la nota dolente del viaggio... La brutta bestia dell'AMS (Acute Mountain Sickness)... Scendendo dal campo base, in aggiunta al forte mal di testa che mi accompagnava da un po', ho iniziato a vomitare inspiegabilmente, in continuazione... Fortunatamente la China Mobile s'è prodigata per far sì che vi fosse segnale ovunque... L'unica cosa che mi è passata per la testa è stata sentire Il Beppe (pure con la "I" maiuscola!)... "Scendi giù di almeno 500 metri, subito!"
Subito ho iniziato a sentirmi meglio... e ho dormito in una casa tibetana: niente luce ed un buco come WC.



Al mio risveglio ho potuto apprezzare il villaggio...


...e l'Everest


Tornando verso Lhasa una sosta è stata Gyantse, una bellissima cittadina sormontata sia da un forte che da un tempio ove è situata la più grande chorten (monumento rappresentante il buddha) del Tibet. Un valore aggiunto del museo è la totale assenza di ricostruzione: è rimasto intoccato dal '400.







Ultima tappa: il lago sacro Yamdrok-Tso


Donna mussulmana (di etnia ugiura, quella che c'è in Xinjiang)
che prepara la pasta con forme molto simili a quella italiana:
spaghetti e fettuccine sono normali in tutta la Cina,
lei faceva pure le conchigliette e le penne!


Il ritorno è stato parte in treno e parte in aereo... Venticinque ore per attraversare tutto l'altopiano tibetano... Il paesaggio, avvicinandosi alla Cina, diviene via via più verdeggiante e spesso capita di vedere da entrambi i lati del treno deserto a perdita d'occhio.

La prossima volta mi acclimato meglio!