26 marzo 2008

Dilemma esitenziale

Ma, secondo voi, fa più male alle mani la saponetta o il sapone liquido?

Il Miglio...

25 marzo 2008

Pasquetta

Bellissima giornata, quella di ieri! Casa Bosi è sempre emozionante, tra un divano Luigi XIV e gli affreschi del Michelangelo si scoprono sempre nuove opere d’arte… La braciolata è venuta perfettamente: il Fede (capo chef), Mariano (piccolo piromane) e Michele (mastro arrostitore, già friggitore provetto) non tradiscono mai… La torta della Giube creava dipendenza… E il Nascondino! Da quanto tempo non giocavo a nascondino… Marco, il gelataio di Valgatara è sempre una certezza… Il lan party, come sempre, va’ a signorine di facili costumi, ma è bello ostiare in gruppo ai nostri pc… Infine “Into The Wild”, indescrivibile con un singolo aggettivo e al quale dedico un paio di parole in più…

Christopher Johnson McCandless, dopo la laurea decide di andare, di lasciare tutto e lanciarsi nella natura… Come scrisse di sé il vero Christopher, “Due anni lui gira per il mondo. Niente telefono, niente piscina, niente cani e gatti, niente sigarette. Libertà estrema, un estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada. Così ora, dopo due anni di cammino arriva l’ultima e più grande avventura, l’apogeo della battaglia per uccidere il falso essere interiore. Suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale. Per non essere più avvelenato dalla civiltà lui fugge, cammina su, sulla terra per perdersi nella natura selvaggia.” In un viaggio che alterna momenti solitari ad incontri con le persone più disparate, giunge alla comprensione di numerosi aspetti della natura umana (gli stessi che daranno i nomi ai capitoli della storia del suo viaggio), fino alla conclusione che…

Solo poche cose in uno zaino, nessuna meta e tanta voglia di natura, di strada, di pace… Nessuno manderebbe tutto a farsi fottere per partire con me? Perché, come si diceva ieri notte col Teo (l’unico che ha resistito con me sino all’una e mezza), partire per un viaggio del genere da soli, senza nessuno è, forse, troppo alienante… Ma bellezza del film è anche (forse soprattutto) nelle scene che procurano un senso di fastidio per quelle scelte difficilmente condivisibili effettuate dal protagonista… Il film non parla solo di un viaggio, propone un’infinità di spunti di riflessione: dal rapporto coi genitori all’attaccamento ai beni, dalle parole non dette, dai discorsi non affrontati all’affettività in svalutazione, dal lutto all’iniquità di alcune “regole”…

Questo è uno dei film che vanno visti.

20 marzo 2008

i 5€ e 90 peggio spesi dell'ultimo decennio

All'UCI di Verona devono avere dei seri problemi coi proiettori... Già dalla pubblicità si nota un marcato sfarfallallio ed un lieve ondeggio dell'immagine... e vabbé, magari non influisce sul film ed è pure bello!

Cosa guardiamo? 10.000 AC... Boh, l'ha scelto il Fede...
Solita storia: il cattivo arriva, devasta il villaggio dell'eroe (dall'impronunciabile nome), fa prigionieri i compagni e la gnocca di turno per poi intraprendere un lunghissimo viaggio... Finisce tutto bene e tutti sono contenti...
Trama debole, vabbé, avrà dell'altro...
Il viaggio ha qualcosa di biblico: partono dalle altissime vette innevate per arrivare in pieno deserto passando per una foresta di erba alta (letteralmente). Il tutto senza provviste né acqua... A mettere a dura prova i "nostri" ci si mettono anche i pitti giganti assassini [per gli amici milanesi, bolzanini o in genere non veronesi il pitto è il tacchino] e la tigre coi denti a sciabola. Quest'ultima è inaspettatamente riconoscente col virtuoso eroe che l'aveva salvata dall'annegamento...
Oltre ad avere un numero nel titolo, con 300 condivide una serie di momenti: dall'unione delle armate (tra cui spicca quella dei Cùla...) al finale (non vorrete ancora andarlo a vedere?!) lancio dell'arma contro il boss dei boss anch'esso, stranamente, venerato come una divinità. 300 però aveva meno pretese...
Poi che ci fanno i Mammut nel deserto, non avevan caldo?! e il mais in una zona dove ci sono ziggurat e navi dall'aspetto molto fenicio?! E la vecchia?! di che si faceva per fare quei trip!? che aveva mangiato per avere l'alito così pesante da risvegliare i morti?

Forse si capisce perché il noto mammifero ragliante del web abbia così tanto successo... potreste pensare di recuperarlo... dopotutto ci sono dei bei paesaggi e i mammut sono molto realistici...

18 marzo 2008

Test sugli esseri umani...

In seguito a numerosi errori di acquisto, io ed i miei coinquilini siamo arrivati alla conclusione che:

1) i noti cereali a palline del coniglio sono buonissimi anche dopo un anno circa dalla data di scadenza (o almeno così dice il Miglio)...

2) la pancetta nelle vaschette da supermercato, dopo oltre un mese dalla data di scadenza, è solo leggermente meno saporita (così afferma lo stesso temerario di cui sopra)...

3) le fette biscottate mantengono tutta la loro fragranza anche dopo un paio di mesi dalla data di scadanza... o almeno così ci sembra, dato che il test è ancora in atto (maledette confezioni risparmio)

4) i tortellini "freschi" dopo alcune settimane dalla data di scadenza necessitano solo un leggero incremento del tempo di cottura. Il Mela ed io abbiamo provato quelli di una nota catena di supermercati e siamo concordi sul fatto che la cottura debba passare da 4 a 5 minuti...

Quindi basta fare test sugli animali! Proviamo direttamente i nuovi prodotti su una manciata di universitari! Si potrebbero abbattere sensibilmente i costi di ricerca!

11 marzo 2008

Spesa

Oggi al Pam la pasta Barilla era in sconto...















e il Miglio voleva del "vino rosso non frizzante da 2-3€"

4 marzo 2008

Pimo Post...



Ieri finalmete ho fatto discesa! Dopo anni ed anni di fondo, di interminabili piste a stretto contatto con la natura, mi sono dato ad uno sport invernale che prevede immense devastazioni paesaggistiche (gli impianti di risalita saran mica belli?) ed interminabili code davanti ad esse. Che due p**** fare la "fila", attenti a non sfiorare i favolosi RC4 del tizio davanti, ad avanzare ogni 2millimentri per non farsi continuamente sorpassare, pronti a schivare le cadute dei neofiti dello snowboard...

Nonostante fossimo pariti per andare a Folgaria siamo finiti ad Andalo (Boss maledetto...). Lo skipass è stato quasi (oh, 30€...) ben speso perché ci sono numerosissime piste (o almeno così mi sembava, dato che sono abituato ai pochi bivi delle piste da fondo). Nonostante mettessi gli sci per la prima volta ho fatto una nera! (Boss ancor più maledetto) Ovviamente con scarsissimi risultati: a metà mi sono bloccato, intimorito dagli atleti in versione Super G, così sono sceso trascinandomi con gli sci in perpendicolare...

La parte più bella è stata quando il "mio maestro di sci" (il Berga) mi ha portato sulla "Pista Olimpionica 3": c'era tutto lo spazio per fare in tranquillità le mie curvette (mettendo in pratica le pillole di saggezza del Berga) poi il panorama era quello che vedete sopra! Con una prodezza, mi sono puntellato ad inizio pista e, lottando col vento, l'ho fotografato col cellulare (non è poi così male il sensore Nokia però ho sentito decisamente la mancanza della mia macchina fotografica!)

Ultima nota - Il ritorno (2 ore di coda sulla A21): piedi fuori dal finestrino e disquisizioni su tutte le macchine che superavano lo Sharan Bergamaschi... Indimenticabile!