15 novembre 2009

Pensieri non miei

Sabato sera. Riaccompagno a casa o, come direbbero quelli che guidano dal lato sbagliato, "walked home" un'amica. Ritornando al motorino trovo per strada uno sgabello in legno abbandonato... Perfetto come appoggiapiedi per la poltrona in camera mia, penso... Lo prendo, grazie! Camminando contento col mio nuovo "coso-dove-Marco-può-appoggiare-un-po'-di-più-del-suo-marasma", vengo rapito da un "Non bisognerebbe fare più guerre tra gli uomini"... Barbone, seduto su un qualcosa... Io, sgabello... Son pronto per ascoltare!

L'incipit ad effetto non tradisce le aspettative... "L'uomo è un'animale e per questo, come ogni animale, cerca di vivere al massimo delle sue possibilità. Solo che ormai noi, al contrario di quelle che chiamiamo bestie, non ci accontentiamo più solo di mangiare bere e poco altro. Altrimenti basterebbe prendere una mucca, imparare a mungerla e a fare il formaggio per vivere benissimo!" Provate a dirlo a mio papà che è intollerante al formaggio. "Ma oggigiorno ognuno va al supermercato e si prende il suo bel latte già inscatolato, senza il problema dell'enorme quantitativo di letame prodotto dall'animale. Tanto c'è il contadino chissadove che fa la fatica per noi! E proprio per non fare alcuna fatica tutti vogliono il diploma." Anche qui, ho da ridire anzi, da precisare: tutti vogliono la laurea, tipo quei lesi che ci sono nel corso di probabilità per irriducibili ripetenti che m'è stato assegnato in seguito alla mia disavventura cinese, convinti che il 5% di 100 sia uguale a 20 (venti)!! "Solo che per dare a tutti tutto, che sia il diploma o che, c'è bisogno di uno sproposito di "tutto"... Dopo un po' però finisce. Non serve avere delle risorse infinite. Basta sempre che ce ne siano ancora un po'." A questa affermazione un solo nome nella testa: Turing... ora è un concetto superato... però nel 1936 un ragionamento come questo era alla base dell'unica possibile realizzazione della macchina di Turing (appunto), passaggio fondamentale per lo sviluppo dell'informatica così come della matematica moderna. "Nulla di meglio, dunque, delle guerre, di distruggere tutto quello che già abbiamo. E nel fare ciò permettere di lavorare agli altri uomini... E poi costruire di nuovo tutto... E nuovamente dare lavoro agli uomini.
Nella Bibbia si parla dei farisei. I farisei ci sono ancora. Sono quelli che durante la guerra o, in genere, quando ci son problemi, arrivano solo quando c'è da dire che tutto è sbagliato. E anche io che sono qui che critico sono un fariseo. Ma non posso più fare nulla. La mia ruota ha girato. Sto solo attendendo l'ultima primavera.
Io sono andato a puttane. Lo dico. Lo dichiaro. Molti altri vanno a puttane. Sì, le chiamo puttane perché non pagano le tasse. Non fanno la cosa giusta. Le chiamerei prostitute se lo facessero permettendo agli altri di pagare un po' meno e beneficiare comunque di tutti quei privilegi che abbiamo ottenuto in anni e anni di guerre. Molti vanno a puttane eppure di giorno dicono che è sbagliato. Io penso che questo sia deplorevole. Non so bene cosa significhi deplorevole. Sai che significa deplorare?" Disapprovare, un po' disprezzare, direi... "Ecco, sai, io non ho mai letto molto. Han sempre detto che facevo fatica perché sono più stupido. Allora tutto quello che so l'ho imparato dalla televisione. E me ne vergogno. Perché conosco le parole ma non so quale sia realmente il loro significato. So quando siano da usare.
Una volta conoscevo un ragazzo. E pensavo fosse un bravo ragazzo. Anzi, lo era. Poi ha iniziato a farsi le canne. E sai a cosa servono le droghe. Servono a farti andare di più. Perché devi sempre dare di più. Ma è come col motorino, quando lo trucchi. Quando ero un ragazzo mi han spiegato come si fa. Limi la testa del cilindro perché vada di più. Ma, a volte lo appiattisci troppo e sbattendo sbattendo sbattendo il cilindro rovina la testata. E devi buttare via tutto. Allo stesso modo le droghe. Tu rendi di più come i cilindri dei motorini truccati ma il tuo cervello si assottiglia come la testata. Non bisogna sempre ascoltare quando ti si chiede di più. Bisogna ignorare i farisei che non pagano le tasse e son sempre più ricchi. Ma non sono veri ricchi. Non come i russi, i giapponesi... Non bisogna avercela coi ricchi. Sono quelli che non pagano le tasse come le puttane che sono deplorevoli. Ti fan continuare a lavorare per cosa? Ti raccontano chissà quale storia per farti credere che lavorare serva a qualcosa.
Questa è la verità, o forse no."
Grazie, è stato un piacere. Guarda ho solo un €uro e mezzo... [era realmente così] Ma bastano almeno per due litri di latte in scatola. Ridiamo entrambi. Se ti possono essere utili, te li lascio volentieri... "No, grazie, ci sono i ricchi che mi lasciano qualcosa. Eppoi ho mangiato poco fa, quindi fino a domani sono a posto." Ma dopodomani? "Eh, dopodomani magari viene primavera." Io li lascio qui comunque, in questa borsa. "Fai come vuoi." Beh, ancora grazie mille della chiaccherata... Buonanotte! "Anche a te."

3 commenti:

Nicolò ha detto...

Ho scritto più o meno tutto quello che mi ricodo delle parole che ha voluto scambiare con me. Altri concetti, su cui non s'è connessa alcuna sinapsi, resteranno purtroppo nebulosi nei meandri della mia memoria a breve. Alcuni spunti sono interessanti, altre cose non le condivido, ma proprio come da titolo, sono pensieri non miei.

Zanna ha detto...

uh...

Anonimo ha detto...

che bello...ma perchè a me non capita quasi mai di incontrare persone così interessanti?
forse non so ascoltare abbastanza.
buona giornata :)

federica